Sballo al volante

13.00

La prima parte del libro è incentrata sull’aspetto giuridico della guida in stato di ebbrezza valutando tutti gli aspetti legali dell’articolo 186 del codice della strada. Inoltre, in questa prima parte, vengono dati numerosi consigli al lettore sulle modalità di presentazione di un eventuale ricorso, quando presentarlo, dove e a chi, insomma come difendersi legalmente nel caso ce ne sia la necessità. Piano piano nel libro viene fuori l’aspetto sociologico del problema alcol nei giovani, cercando di dare delle risposte ai molti quesiti che attanagliano la società attuale. Perché i giovani bevono? Solitudine interiore? Riti di iniziazione per far parte di una comitiva? Per sentirsi per così dire vissuti e per sentirvi “veri uomini” di fronte alle ragazze del gruppo? Vengono prese in esame altre questioni come per esempio cosa fare di fronte ad un ragazzo che “beve” (e questo è rivolto soprattutto ai genitori ed educatori) oppure il “gusto del rischio” così terribilmente presente nella gioventù attuale. Sicuramente anche i media e la pubblicità sugli alcolici svolgono un ruolo importante nella vicenda, ma è bene ricordare, cosa che ho fatto più volte in questo libro, non occorre criminalizzare eccessivamente l’alcol e soprattutto il vino come la “causa di tutti i mali”. I vini italiani sono una voce importante nel nostro PIL e quindi del “made in Italy”, quello che è da condannare non è l’uso moderato dell’alcol che sotto molti aspetti è anche un rito integrante della nostra cultura ma l’eccesso che se ne fa di esso e, come ho sottolineato nel libro, la linea divisoria che divide consumo ed abuso è molto più sottile di quanto possa sembrare! Infine, nell’ultima parte del libro, vengono presi in considerazione dei “progetti-pilota” in alcune scuole per educare i ragazzi ad una corretta gestione del loro comportamento di fronte all’alcol anche in relazione alla circolazione stradale.

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