Contigliano di carta

Se per l’imperatore Marco Aurelio (121 – 180 d.c.) tutto il mondo è piccolo e mutabile, immaginiamo cosa avrebbe potuto pensare di uno sperduto paesino come Contigliano. Ma, per gli Autori di questo libro, Contigliano rappresenta l’“alma mater” e, come figli innamorati, si è voluta scolpire una pietruzza duratura, quale omaggio del proprio affetto, con l’intento di non far sparire un passato che portiamo con noi. Il testo edito è frutto degli appunti presi durante pluriennali ricerche d’archivio per la stesura di libri e saggi di storia locale. Appunti che sono risultati le linee guida nel momento in cui si è data esecuzione, a ciò che “in nuce” era stato ipotizzato nel tempo. E’ nato, così, il profilo di Contigliano e del suo territorio, basato sulle testimonianze iconografiche restituiteci dagli archivi storici. Lo studio della cartografia storica, anche se proveniente da materiale eterogeneo esistente, appare utile, non solo come documento del passato, ma anche per interventi, oggi, di pianificazione del territorio, poiché questi non sono possibili senza conoscenza delle evoluzioni avvenute nel tempo. Riteniamo, infatti, che la storia del territorio necessiti, sempre più in maniera preponderante, delle testimonianze visive del territorio stesso, sia negli elementi naturali che in quelli edificati. Potrà sembrare singolare ma la storia di un paesaggio può essere raccontata dalle carte d’archivio, e, con la storia di un territorio, sono connaturate la storia di uomini e di eventi piccoli e grandi.