Azzardi

28.00

Con la complicità di Facebook, Cristian e Chantal, si ritrovano dopo trent’anni. Il ricordo della gioventù e della loro prima esperienza sentimentale, li accomuna ancora una volta. Dopo alcuni post condivisi sul social, decidono di avviare una fitta corrispondenza tramite e-mail, dove hanno modo di conoscere il percorso delle loro vite in quegli anni di oblio. Entrambi, da subito, mettono in chiaro di vivere una vita felice con i rispettivi consorti. La ritrovata amicizia non ha niente di disonesto né doppi fini da raggiungere. Si dicono. Ancora una volta i sentimenti percorrono strade diverse da quanto le buone intenzioni si prefiggono. Erano stati dei pazzi a scavare sotto quella cenere ritenuta ormai innocua. Nascosta – subdola e intrigante – una scintilla dell’antico bagliore aveva brillato mefistofelica appena riemersa dalla cenere che aveva protetto il nucleo infuocato. La decisione di stroncare probabili complicazioni era giunta quando avevano concordato di dirsi quell’addio rimasto sospeso per trent’anni. Un aforisma di Karl Marx recita: ‘La strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni‘. Succede – non sempre ma a volte succede – che ciò che si vuole non è vero lo si voglia veramente. Infatti i loro propositi si erano sgretolati quando si erano chiesti come stessero vivendo la separazione. Dal ‘non c’è niente di male‘ in uno scambio di e-mail, erano passati al ‘non c’è niente di male‘ nel bere un drink, nel ‘loro’ rustico che lui aveva riattato a Braggio. Infine si erano abbracciati per un saluto ancora. All’implorare di lei: ‘Lasciami andare’, lui aveva risposto: ‘Scappa via’. Ma  avevano finito con il fare l’amore. Era stato difficile giustificare l’inizio della fine con l’ennesimo ‘non c’è niente di male‘.

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