Ante Omnia

14.00

Dopo cinque anni in missione nel sud Italia nell’ambito di quella che è stata definita “emergenza clandestini”, e dopo aver salito velocemente la gerarchia dei sottufficiali di Marina, il capo di prima classe (grado che nell’esercito equivale a quello di maresciallo maggiore) Andrea Cantarelli viene promosso e perciò destinato ad assumere un comando a terra. Il primo. Il caso, se si vuole chiamarlo tale, lo riconduce da principio alla capitaneria di porto di Alassio, lo stesso posto dove aveva mosso i primi passi in divisa, il luogo da dove era letteralmente scappato una domenica di maggio del millenovecentonovantaquattro. Questo cambiamento lo porta a relazionarsi con il nuovo ed estraneo ruolo di comando, gli impone di aprire gli armadi dell’anima dove da sempre ammucchia scheletri intimi, così come lo obbliga ad affrontare il rapporto con una ragazza Pia, lasciato in sospeso fuggendo. La comparsa di un turista tedesco e quella successiva di un giovane albenganese, sono inframezzate da un incidente mortale che, in un certo senso, modifica il suo già assente ordine di priorità mentale, inducendolo a dimenticarsi completamente del primo evento narrato. Il continuo e frenetico sovrapporsi di privato e professionale lo spinge verso la necessaria ricerca di una soluzione globale. Soluzione che si palesa sotto forma di un motto latino: Ante Omnia. L’inconscio meccanismo del flusso di coscienza lega le due indagini, fino a ritrovare insieme entrambe le persone scomparse, fino a ricucire gli orli di quel loro rapporto d’amore tribolato, viste le difficoltà vissute dalle parti di non poter esprimere sentimenti non canonici alla luce del sole. La strenua volontà di esistere espressa dai due giovani indica al capo il varco per uscire dalla galleria delle sue emozioni e ricongiungere i lembi sfilacciati della relazione con Pia. Tuttavia, riuscire ad essere diversi, superare i propri fantasmi, accettare ruoli e responsabilità, necessitano di rigore, pragmatismo e costanza, ma per guadagnare certi traguardi il tempo di un’indagine è evidentemente troppo breve.

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