Il missionario

Valutato 4.38 su 5 su base di 8 recensioni
(8 recensioni dei clienti)

10.00

Come nella sua opera precedente, “Brasil Profundo” Stefano Coali ci conduce in un viaggio nei meandri di una realtà geografica, storica, sociale e umana complessa e contraddittoria… Un paese di cui noi Europei abbiamo una visione molto spesso superficiale, frutto di un collage di luoghi comuni che mette insieme esperienze turistiche mal digerite e cronache giornalistiche che ce ne mostrano solo la crosta, mentre nella produzione di Coali ne abbiamo una visione dall’interno. (…)Insomma se volete conoscere il Brasile al di fuori dei luoghi comuni, se volete viverlo e sentirlo sulla pelle, non potete non leggere questo libro.

8 recensioni per Il missionario

  1. Valutato 4 su 5

    Marcus

    Un libro veramente capriccioso, l’autore ci conduce verso luoghi speciali, pericolosi, il vero Brasile si snoda durante la lettura, tra storie di favela e italiani derubati e fatti cornuti in quelle lande.

  2. Valutato 4 su 5

    grandemello

    ottimo spiega alcune cose fondamentali sulla vita in brasile

  3. Valutato 4 su 5

    Lodovico Ellena

    Affascinante: da leggere, pensare e raccontare…

  4. Valutato 5 su 5

    mauro

    sequel di “brasil profundo”, da avere assolutamente per chi ha “gustato” il precedente lavoro.

  5. Valutato 5 su 5

    Sergio Davoli

    Ancora una volta si viene rapiti nel sottobosco delle favelas, tra i seni prosperosi di qualche donnone brasiliano, la violenza sempre presente, una sorta di Juan Pedro Gutierrez italiano, bel libro.

  6. Valutato 4 su 5

    Gazza

    Mi e´piaciuto molto, originale e temerario.

  7. Valutato 5 su 5

    Enzo

    Macumba e realtà, ancora una volta il nostro Stefano ci insinua nel sottobosco del Brasile

  8. Valutato 4 su 5

    Dario Nicolò…

    Ho già letto alcuni libri di Coali, e secondo me questo autore (senza alcuna esagerazione) è il Pedro Juan Gutierrez italiano.
    In alcuni libri ci imbattiamo in personaggi caricaturali, che vivono dentro un’odiosa miscela di violenza, aggressività, lussuria, sadismo, bisogno d’alcol.
    A volte Coali cerca di allontanarsi da loro, la sua natura provincial alpina cerca di far sfuggire i suoi personaggi allo strazio e alla follia quotidiana di una vita sull’orlo dell’abisso.
    Ma intorno a lui tutto rimbomba come un uragano tropicale insaziabile e vorace che logora e macera il nostro uomo, che definitivamente lascia andare la penna e soccombe all’urgenza della propria narrativa.

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